Nel caso di mancata conclusione del procedimento di project financing, sussiste la responsabilità precontrattuale dell'Amministrazione che, pur non adottando provvedimenti illegittimi, tenga un comportamento non ispirato al canone di correttezza e buona fede e, perciò, lesivo delle legittime aspettative ingenerate nel contraente privato ovvero della ragionevole convinzione del danneggiato circa il buon esito delle trattative.
La decadenza ex art. 47, comma 1, lett. e) cod. nav. è un atto esecutivo in quanto è volto a porre rimedio alla turbativa degli interessi pubblici ai quali la concessione demaniale marittima è preordinata provocata dal comportamento del concessionario, pur essendo connotato da una secondaria componente afflittiva.
I diritti patrimoniali di pesca appartengono alla Provincia, ineriscono al patrimonio disponibile dell'ente e hanno natura privatistica, in guisa da poter essere ceduti, in proprietà o in uso, mediante atti negoziali disciplinati dal codice civile.
Affinché una strada privata possa essere assoggettata ad uso pubblico essa deve essere idonea a soddisfare esigenze di interesse generale. Pertanto, l'assoggettamento di una via privata alla pubblica utilità richiede un'adeguata motivazione in ordine alla concreta idoneità della strada a soddisfare dette esigenze collettive nonché un titolo valido a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico come, ad esempio, la protrazione dell'uso stesso da tempo immemorabile.
Il procedimento previsto dagli articoli 9 e 10 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, di legittimazione dell'occupante abusivo di terre del demanio civico ovvero di concessione del terreno dietro pagamento di un canone natura enfiteutica, e l'affrancazione sono procedimenti di natura amministrativa.
Il vincolo cimiteriale ha carattere assoluto, e può essere derogato esclusivamente nel caso sussistano le condizioni di cui all'art. 388, comma 5, del R.D. n. 1265/1234 (“Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre”).
La facoltà di procedere al rinnovo in favore del precedente concessionario senza alcuna procedura di evidenza pubblica è condizionata a specifici presupposti di legge, come la mancata presentazione di domande concorrenti. A tal fine non è previsto alcun termine decadenziale per la presentazione di domande alternative da porre in competizione con l'istanza di rinnovo formulata dal precedente titolare della concessione, rilevando esclusivamente la circostanza che tali richieste pervengano in tempo utile. Deve, inoltre, certamente escludersi che tale termine possa identificarsi con quello stabilito per il precedente concessionario ai fini dell'istanza di rinnovo del titolo (tanto più che il soggetto che aspiri anch'esso alla concessione non è a conoscenza del contratto di concessione stipulato dal precedente concessionario).
Per la realizzazione di opere sul demanio marittimo occorre l'autorizzazione prevista dall'art. 54 cod. nav., anche dopo la delega alle Regioni in materia di demanio marittimo ed il trasferimento ai comuni delle competenze per il rilascio di concessioni demaniali, atteso che tale trasferimento di competenze non ha fatto venir meno la necessità di apposita e specifica autorizzazione, che concorre con la concessione edilizia, sussistendo due diverse finalità di tutela: la riserva all'ente locale del governo e dello sviluppo del territorio in materia di edilizia relativamente alla concessione ad edificare, la salvaguardia degli interessi pubblici connessi al demanio marittimo per quanto attiene all'autorizzazione demaniale.
Un regolamento comunale che vieti ai concessionari demaniali marittimi il mantenimento continuativo delle strutture precarie installate sulle aree demaniali, si rende disapplicabile dall'adito giudice amministrativo, in quanto confliggente con le disposizioni di cui agli artt. 1, comma 246, della l. n. 145/2018, 1 della l. r. Campania n. 10/2012 e 1, comma 42, della l r. Campania n. 16/2014.
Nel caso di abuso edilizio commesso su suolo demaniale, l'art. 32, co. 5, della legge n. 47/1985 subordina il condono alla disponibilità dell'Ente proprietario alla concessione onerosa dell'uso del suolo, accordabile a richiesta dell'interessato, limitata alla superficie occupata e previa corresponsione del valore del terreno stabilito dall'Agenzia del demanio.
In generale, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è dovuta indipendentemente dal fatto che l'utente utilizzi tale servizio, in quanto la ragione istitutiva del relativo prelievo sta nel porre le amministrazioni locali nelle condizioni di soddisfare interessi generali della collettività, piuttosto che nel fornire, secondo una logica commutativa, prestazioni riferibili a singoli utenti, e che pertanto l'omesso svolgimento, da parte del Comune, del servizio di raccolta - sebbene istituito ed attivato nella zona ove è ubicato l'immobile a disposizione dell'utente - comporta non già l'esenzione dalla tassa, bensì la conseguenza che il tributo è dovuto ma in misura ridotta.
Qualora in sede di approvazione del progetto definitivo vi sia stata una sensibile variazione rispetto al preliminare ed una significativa modificazione dell'impatto globale del progetto sull'ambiente, la VIA deve essere rinnovata e ripetuta. Ciò è invero conforme alle direttive europee, per cui la valutazione ambientale deve sempre coincidere con l'atto che autorizza alla realizzazione dell'intervento.
La cessione di un diritto al sepolcro, inteso tanto come diritto primario di sepolcro quanto come diritto sul manufatto, va configurata come voltura della relativa concessione demaniale, sottoposta al requisito di efficacia della autorizzazione del concedente, ovvero del Comune.
La possibilità di effettuare una donazione modale da parte di un ente pubblico, piuttosto che un diverso atto traslativo della proprietà, è una valutazione che rientra nell'esclusiva competenza e responsabilità dell'amministrazione che dovrà accertare, sulla base della situazione concreta, se la cessione gratuita del bene in questione concretizza la migliore e corretta gestione del patrimonio pubblico ed il soddisfacimento di un interesse pubblico.
Esula dalla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ed è rimessa, dunque, alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto la misura del canone di concessione demaniale.
Costituisce strada pubblica un tratto viario avente finalità di “collegamento”, con funzione di raccordo o sbocco su pubbliche vie, effettivamente utilizzata dalla collettività uti cives. La norma di riferimento è l' art. 2 del Codice della strada, che prevede che: “Ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice, si definisce "strada", l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali”, nonchè gli artt. 6 e 7 dello stesso Codice, riservati alla regolamentazione della circolazione veicolare.
Le misure di limitazioni della circolazione previste dall'art. 7 del Codice della Strada devono intendersi oggi, di norma, rimesse alla competenza della dirigenza comunale, qualificandosi come una deroga a tale principio la devoluzione all'organo politico delle misure di maggiore impatto sull'intera collettività locale.